AVEZZANO – Tensione fra la Fim-Cisl di Antonello Tangredi e la dirigenza LFoundry, parziale schiarita, grazie al Ministero del Lavoro e alla Regione Abruzzo, in materia di lavori usuranti.
La Fim di Tangredi, infatti, ha comunicato che presso il ministero del lavoro si è svolta la riunione con il dirigente del medesimo Ministero e il Capo di Gabinetto del Ministro Poletti, i quali hanno chiarito ai presenti che la norma degli ‘usuranti’ è legge, hanno ribadito che si è in attesa di una direttiva Inps che uscirà a giorni e che chiarirà le modalità di presentazione delle domande di pensione.
L’unica risposta di merito di cui oggi è in possesso il sindacato, di conseguenza, è che, si rientra nei benefici della legge solo in presenza di notti effettivamente lavorate per intero. La Fim ringrazia pubblicamente il Funzionario del Ministero, il Vicepresidente della Regione Abruzzo on. Giovanni Lolli e l’Onorevole Damiano.
Invariate, invece, restano le tensioni su alcun aspetti dell’organizzazione del lavoro e dei rapporti fra azienda e dipendenti su alcune questioni che, proprio alcuni giorni fa, aveva sollevato il direttivo della Fim-Cisl. Il sindacato di Tangredi, infatti, aveva rilevato criticità sui temi della riduzione unilaterale, da parte dell’azienda, della durata complessiva delle pause. Una riduzione che per la Fim determinerebbe un aumento dei carichi di lavoro, calpesterebbe una prassi consolidata negli ultimi 8 anni e verso la quale il disappunto e la condanna sono totali anche perché creeranno ripercussioni nelle relazioni sindacali future. Altro punto critico riguarda i lavoratori precari che secondo la Fim, «sono trattati sempre più come semplici ed intercambiabili matricole e non come normali lavoratori, dai supervisori di reparto, ai quali, tra l’altro, anche la concessione di un giorno di ferie, rientra nelle simpatie».