AVEZZANO – Risposta a stretto giro del sindaco De Angelis al suo predecessore ed avversario Gianni Di Pangrazio che aveva inviato un messaggio forte agli alleati della sua coalizione dell’Udc. Un botta e risposta che dà pienamente il senso della vigilia di una giornata campale per i destini di questa amministrazione. D’altronde proprio oggi è scattato il -7 al ritiro o al rendere irrevocabili le dimissioni del primo cittadino. Questa la nota diffusa da De Angelis agli organi di informazione:
«C’è un solo freno alla ripartenza di Avezzano ed è lo stesso ostacolo che la città ha travolto nove mesi fa: Gianni Di Pangrazio, l’ex sindaco bocciato dagli elettori. I cittadini hanno scelto me quale loro sindaco. L’UdC è stato il partito più votato e ciononostante Di Pangrazio ha perso malamente. La sua coalizione non esiste più, ne rimane un gruppo di consiglieri, alcuni dei quali in buona fede, ai quali ha fatto firmare un documento di disponibilità al confronto, smentita dagli atteggiamenti aggressivi e indisponenti di Di Pangrazio, preoccupato dalle pentole che l’amministrazione sta scoperchiando, non ultimo il clamoroso buco del Cam. Non c’è alcun clima avvelenato, come lui sostiene. Sinora ho subìto attacchi e ingiurie senza rispondere alle innumerevoli provocazioni. Ora basta. La verità è che Di Pangrazio non vuole che si ricomponga una solida maggioranza di centrodestra e il suo vero obiettivo è far cadere l’amministrazione. Il motivo è semplice: non potrà fare a meno di sostenere il fratello alle prossime regionali, ricandidato per la terza volta in col Pd, e un’amministrazione sostenuta da Forza Italia, UdC, Lega e civici, in grado di ben amministrare, gli complicherebbe non poco i piani. Se c’è una persona che ha tradito Avezzano per motivi puramente personali è lui, e credo che questo sia chiaro a tutti, agli elettori che hanno premiato le sue liste ma bocciato clamorosamente lui col voto disgiunto al primo turno e poi nel ballottaggio. Se non fosse per l’alto senso di responsabilità degli esponenti dell’Udc, della Lega e dei civici, la città rischierebbe, già lunedì prossimo, di veder arrivare il commissario prefettizio. L’ho detto e lo ripeto: mai con Di Pangrazio, la cui inaffidabilità è stata confermata in troppe occasioni. C’è chi inquina i pozzi e chi ha realmente a cuore le sorti della città. È a loro, in aula e fuori, che rivolgo un appello a far ripartire davvero la nostra Avezzano».
In mezzo ci sono i cittadini che aspettano.