AVEZZANO – Tragico, crudele destino nel tardo pomeriggio di oggi, per un giovane operaio della Cartiera Burgo di Avezzano morto sul lavoro per una vera e propria fatalità.
I fatti sono avvenuti intorno alle 18 quando Marco Di Donato, 43 anni, manutentore dello stabilimento cartario avezzanese, stava lavorando su alcune macchine. Improvvisamente, per motivi che sono in corso di accertamento dalle autorità competenti, l’uomo si è trovato in una morsa fra il macchinario dove stava lavorando e il muletto in movimento.
Sul posto, chiamati immediatamente da collegi e capireparto, sono intervenuti i soccorritori del 118 che hanno portato il ragazzo, ancora vivo ma in gravissima condizioni, al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Avezzano. Insieme a loro i Carabinieri della Compagnia di Avezzano, diretti dal maresciallo Miele, gli addetti del Psal, lo specifico servizio della Asl per gli incidenti sul lavoro. Tutti ora stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia e ricostruire le fasi che hanno portato all’incidente.
Il quarantatreenne, una vola giunto in ospedale, è stato sottoposto a tutte le manovre possibili per la rianimazione e per strapparlo alla morte che è sopraggiunta circa un’ora dopo a causa delle gravissime lesioni riportate.
Sul posto anche il magistrato di turno della Procura di Avezzano, la dottoressa Lara Seccacini. Ovviamente tutto il settore è stato sottoposto a sequestri per poter svolgere gli accertamenti del caso. Già qualche anno fa, sempre nella Cartiera Burgo, e sempre nel periodo autunno-invernale, avvenne un altro incidente simile e, purtroppo, con la stessa tragica conclusione. Una coincidenza amarissima, ma che deve farci tenere sempre altissima l’asticella sulla sicurezza sul lavoro. Prima l’uomo, poi tutto il resto.