di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Anatra Zoppa, a 12 (dodici) giorni dalla irrevocabilità delle dimissioni di Gabriele De Angelis da Sindaco di Avezzano, può dirsi conclusa la fase delle consultazioni… sotterranee. Molti consiglieri, infatti, avrebbero ricevuto, o per lo meno così hanno detto, una chiamata dal primo cittadino o da suoi emissari, con l’intenzione, ovvia, di poter contattare i singoli.
Un fenomeno che avrebbe riguardato maggiormente i “civici” della coalizione di Gianni Di Pangrazio che, proprio qualche giorno fa, hanno riconfermato la loro fedeltà al patto stilato con l’ex Sindaco e, quindi, di procedere sempre unitariamente come coalizione.
Per rafforzare il concetto, quindi, Di Pangrazio ha convocato un nuovo vertice di maggioranza, che tale è visti i numeri, per domani, venerdì 16 marzo, alle 14,30, negli uffici del palazzo municipale di Avezzano.
Questo il testo dell’invito rivolto ai suoi consiglieri ai quali come si leggerà, l’ex Sindaco ha rivolto un plauso e un apprezzamento per la fermezza testimoniata e sulla quale non ha mai avuto dubbi: «Carissimi mi complimento con voi per la lezione di coerenza e correttezza politica che avete riservato al sindaco pro tempore di questa città che oggi ha attivato insistenti pressioni telefoniche su voi tutti. In considerazione di ciò e di altri argomenti oggetto di discussione vi invito a presenziare alla riunione dei consiglieri di maggioranza per venerdì 16 p.v. Alle ore 14.30 presso la sala riunioni del consiglio».
«Siamo una Coalizione, di cui Giovanni Di Pangrazio è capofila, e lo abbiamo ribadito in tutti i modi – ha detto il consigliere Gianfranco Gallese – . Come gruppo, con grande senso di responsabilità e tenendo come “faro” il reale interesse della città, abbiamo offerto in più occasioni “il ramoscello di ulivo” al primo cittadino uscente, ma non tollereremo che ci si continui a sputare sopra, né potremo tollerare, noi come anche immagino i cittadini, che si tenti di dare luogo a un “mercato delle vacche” per interessi di tutt’altro genere. La Coalizione ha “la schiena dritta”, come le persone che la compongono, e opera, prima di tutto, nel rispetto del patto con gli elettori, con coerenza – continua il Consigliere – . Questa coalizione è nata non per delle poltrone, ma intorno a progetti e idee, premiati nel programma che i cittadini hanno scelto a maggioranza, e che hanno diritto a vedere realizzato, o completato. Parliamo di edilizia scolastica, di sicurezza, di progetti per lo sviluppo, di concerto con le associazioni e le realtà produttive, dell’incentivo e della valorizzazione dell’agroindustria certificata e del nostro patrimonio naturalistico e culturale, solo per citare alcuni temi. Su questo, ripeto, possiamo misurarci, escludendo ovviamente la possibilità di avallare o partecipare, in qualsiasi misura, alla realizzazione di progetti scellerati, come potrebbe essere un cementificio, un inceneritore, che sarebbero la tomba della nostra terra. Mi auguro che chi dice di volere il bene della città, lo dimostri, con lo spirito di servizio necessario a un amministratore e, prima di tutto, con la correttezza, a partire dal rispetto per la sua controparte politica, che si è posta come interlocutrice disponibile e alla luce del sole».
Intanto dall’Udc, che comunque parteciperà alla riunione indetta da Di Pangrazio almeno con un consigliere, due sarebbero impegnati ma starebbero cercando di rientrare in città, il segretario cittadino Leonardo Rosa fa sapere di aver ricevuto l’invito ufficiale del Sindaco per trovare una quadra sulla nuova giunta. Rosa ci ha spiegato che l’incontro non si potrà fare prima di lunedì e che, comunque, resta il fatto che loro sono intenzionati ad entrare solo in presenza di un programma condiviso e di una alleanza la più ampia possibile e non con numeri incerti e risicati. Insomma, garanzie.
E a proposito di garanzie. La trattativa vedrebbe già alcune caselle assegnate. Il vice Sindaco resterebbe Emilio Cipollone, e il Cam resterebbe a Forza Italia, mentre l’Aciam vedrebbe già in arrivo Casciere o un nome indicato dal noto penalista. Insomma, restano gli assessori e qualche commissione. Come si può vedere, però, il tono e l’altezza del discorso è già mutato. Si parla di poltrone, incarichi, posti, strapuntini e persino sgabelli a tre piedi e il famoso mantra “per il bene della città” è finito nel solito posto. Il ripostiglio delle buone intenzioni della politica. Insomma, hanno riaperto, e funzionano a pieno regime, il “mercato delle vacche” con annesso “poltronificio”.
Il bene della città, lo diciamo chiaramente, sarebbe proprio quello di chiudere questa partita e andare a commissariamento ed elezioni. D’altronde il ricorso a Tar prima e Consiglio di Stato poi, diversamente non avrebbe alcun senso. Il Sindaco c’è ma non ha più la maggioranza. Farlo restare con una maggioranza diversa sa solo di “Caccia alla Poltrona”, insomma, interessi personalissimi. Sommessamente, poi, questo ci fa temere che un voto per un assessorato, potrebbe comportare qualche reato che, fattispecie a parte, reca con se una detenzione da sei mesi a tre anni. Questo perché la Procura eventualmente intenda.
Ultima notazione. Stando a fondatissime indiscrezioni, i “civici” lato De Angelis, nella maxi riunione avuta qualche giorno fa col Sindaco, nel dare mandato allo stesso De Angelis, ad esplorare la situazione, posero un solo veto, praticamente all’unanimità. Tutte le porte potevano essere aperte, ma non all’Udc che non era partito gradito. Ora la frittata sembra essersi ribaltata e il sindaco avrebbe agito anche in contrasto con questa parte della sua residua truppetta consiliare. Che faranno ora costoro? Resteranno nella barca, ostaggi del nocchiero, oppure daranno seguito a ciò che hanno detto con coerenza?
Ah, bei tempi quando esistevano le segreterie dei partiti, e soprattutto i partiti veri, quelli con le sezioni, i direttivi di sezione, di federazione, regionali e quindi i vertici nazionali.
A quei tempi, infatti, le anatre, zoppe o sane, stavano solo negli stagni, i conigli e le lepri, nei boschi e nelle fattorie, linci e faine nelle savane.
Ognuno, insomma, al posto suo. Portare pazienza si deve. Poche ore, e andiamo a -11.