di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Il Sindaco dimissionario di Avezzano, Gabriele De Angelis, sulla fase politica attuale ha diramato la seguente dichiarazione ufficiale: «I nostri interlocutori naturali per la ricomposizione della maggioranza in Consiglio comunale sono in primis UdC e Lega. Sin dalla sua nascita, del resto, la nostra amministrazione aveva una connotazione civica con una componente di area centrodestra e anche in occasione delle recenti elezioni politiche si è confrontata con tale coalizione su temi strategici per il rilancio di Avezzano e della Marsica, sottoscrivendo un patto che ha contribuito alla elezione di due parlamentari della Repubblica. Alla luce della disponibilità manifestata dagli interventi in aula consiliare da chi rappresenta tali forze politiche, dettate da un alto senso di responsabilità che ho molto apprezzato, ritengo che la strada maestra per aprire una fase 2, in grado di governare l’amministrazione fino alla fine del mandato, passi attraverso un confronto privilegiato con l’UdC e la Lega, così da integrare il programma con i preziosi spunti che loro vorranno offrire. La città chiede a gran voce di essere amministrata e non affidata a un lungo commissariamento, ma non attraverso inciuci e mere sommatorie di numeri. Per questo terrò nella massima considerazione anche le posizioni espresse da tutti i consiglieri comunali, compresi quelli che non hanno un riferimento politico preciso, ma escludo categoricamente ogni collaborazione con l’ex sindaco Giovanni Di Pangrazio, in quanto abbiamo una visione di città radicalmente diversa».
Replica secco l’ex Sindaco di Avezzano: «Mi sorprende solo che De Angelis non abbia usato questo tipo di argomenti in aula sabato. Il suo tentativo di giustificare la sua sterzata a destra fa sorridere ancor prima che tenerezza. De Angelis ha passato oltre un anno a proclamarsi candidato civico, slegato dalla vecchia inconcludente politica. Deve accettare la realtà. In Consiglio la maggioranza è cambiata e con essa è cambiato il programma scelto dai cittadini. Inutile che prosegua a cercare adesioni e appoggi al suo programma. Gli ricordo che l’Udc di Avezzano ha sottoscritto un’alleanza con me basata non sulle poltrone ma proprio sulla visione della città. Non sbaglia De Angelis a dire che abbiamo una visione di Avezzano totalmente diversa. Io ho la visione di una città illuminata, gioiosa, concorde, possibilmente allegra, lanciata verso i giovani e il futuro e dove il Palazzo Comunale è la Casa dei Cittadini, aperta a tutti e dove gli amministratori e la gente possono confrontarsi liberamente e nel rispetto reciproco. La sua idea di città è sotto gli occhi di tutti. É una città buia, spenta, senza vitalità e soprattutto dominata dall’odio e dall’arroganza e con un signore arroccato nel castello, lontano da tutto e da tutti, dedito solo alle sue macchinazioni».
Insomma, con buona pace del sindaco e della coalizione civica, si passa alla coalizione e al sindaco di centrodestra, Udc permettendo. Ma con buona pace anche dei tantissimi candidati che accolsero l’appello di De Angelis oltre un anno fa proprio perché candidato civico, fuori dai partiti. Candidati con i quali De Angelis strinse un patto etico che poneva al centro e sopra a tutto la città e si impegnavano tutti a tenere fuori le appartenenze politiche e partitiche. Ora la parola passa ai civici veri, se ce ne sono ancora, se hanno ancora la forza di dire una sola parola, un accenno, un timido lamento, un sussultino di dignità. In Consiglio, in effetti, abbiamo assistito solo ad un loro imbarazzante e forse complice silenzio.