di Ferdinando Mercuri
AVEZZANO – Rifiuti selvaggi: 2.400 chili di rifiuti (mille indifferenziato, 400 carta, 600 plastica, 150 vetro e lattine e 250 umido-organico) abbandonati nei pressi di ingressi e contenitori condominiali, raccolti solo ieri mattina dagli operatori. Nonostante l’attività di sensibilizzazione, gli avvisi e la repressione (invero ancora poco incisiva), continua ad imperversare sulla città “rifiuti selvaggi”. Basta fare un giro, soprattutto nelle zone periferiche, complice molte aree spesso in ombra (se non addirittura al buio) ed ecco accatastarsi decine di sacchi e contenitori vari di rifiuti di ogni genere. Spesso, si è costretti a fare lo slalom tra sacchi puzzolenti che invado i marciapiedi. Insomma il problema dei “rifiuti selvaggi” non cede il passo al buon senso e all’educazione. Ora, Tekneko e Comune di Avezzano dicono basta, tanto che la mancata differenziazione ha portato all’individuazione di altri 25 trasgressori. A dire il vero, ancora pochi, visto la diffusione quasi capillare di «sporcizia abbandonata».
«Non si ferma l’ondata di controlli messa in atto dalla società che gestisce il servizio di igiene urbana in città – si legge in una nota – in collaborazione con la Polizia locale La Tekneko, attraverso i suoi operatori, aveva lasciato degli avvisi invitando gli utenti a seguire le regole per la differenziazione dei vari materiali di scarto per evitare così le salate multe che arrivano fino a 500 euro».
Ma, come detto, non tutti gli utenti hanno raccolto l’invito e per questo sono scattate le sanzioni.
Ieri sono stati rintracciati, con un’opera certosina, tramite bollette, fatture, scontrini fiscali e bonifici buttati nei sacchi abbandonati in strada e non differenziati, 25 furbetti che in parte non erano iscritti a ruolo, e quindi non pagavano la Tari e non avevano ritirato i mastelli necessari per il porta a porta, in parte invece si rifiutavano di dividere i rifiuti continuando a buttare tutto in un’unica busta.
Le zone controllate sono state: via delle Ginestre, via dei Gladioli, via Carusi, via Nenni, via Dalla Chiesa, via Mattarella, via Cerri e via San Benedetto.
«È bene chiarire che non ci fermeremo – hanno fatto sapere da Tekneko – , non è giusto che per l’operato di un gruppo ristretto di cittadini debbano poi pagare tutti. I nostri operatori continueranno a controllare che venga fatta una corretta raccolta differenziata, così come impongono le normative vigenti. Chi continua a non differenziare e chi non si mette in regola verrà sanzionato come previsto dalla legge».