di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Sembra proprio non avere pace e tregua l’Amministrazione comunale di Avezzano in questi ultimi giorni. Fra buche, anatre zoppe, polemiche sulla questione Palazzo Torlonia e schermaglie politico-elettorali, ora si inserisce anche la questione università. E non la facoltà di giurisprudenza che il Sindaco dimissionario vorrebbe togliere, ma la collaborazione con l’Università telematica Pegaso, privata, di cui referente è Armando Floris, figlio dell’ex Sindaco Antonello e soprattutto uno dei fedelissimi di De Angelis in campagna elettorale. Collaborazione sancita nella delibera n.48 del 27 febbraio 2018 (giunta evidentemente fatta con un po’ di inavvedutezza e poche ore prima dello scioglimento della stessa).
Una delibera, che pubblichiamo, nella quale si concede il Castello Orsini alla Pegaso (Floris), per 40 giorni l’anno ad un canone di 2.000 euro, in sostanza una inezia, e con la prospettiva di fare ulteriori attività in convenzione fra Pegaso e Comune di Avezzano.
A scoprire questa delibera ed il suo contenuto, il consigliere di opposizione del Movimento 5 Stelle, Francesco Eligi al quale abbiamo posto alcune domande.
Eligi, Può spiegare ai cittadini la delibera di concessione del castello Orsini all’università privata Pegaso?
R.- La delibera prevede una collaborazione con la Pegaso, che di fatto e’ incentrata quasi esclusivamente all’uso del Castello Orsini.
É vero che sono previste attività in convenzione col Comune?
R.– Le attività previste, sono in linea con l’indirizzo di Statuto di Città; ma resta tutto aleatorio, la delibera parla appunto di collaborazione, ma manca una convenzione vera e propria…quindi potrebbe ridursi di fatto tutto a lettera morta.
Pensate di ricorrere alla magistratura ordinaria e o contabile per chiarire la vicenda?
R. – Non credo ci possa essere un profilo di irregolarità’ amministrativa, visto che ci sono anche i pareri favorevoli degli uffici competenti. Il neo è tutto nell’opportunità di dover vincolare il Castello ad un uso esclusivo, di fatto favorendo una società, che seppur con riconoscimenti ministeriali e fini didattici, resta privata e finalizzata al business.
Un’altra questione che si pone sul tavolo della discussione e sulla quale, prima di prendere decisioni, sia da un fronte che dall’altro dell’attuale Assise civica, sarà il caso riflettere bene.