di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Il 10 marzo alle 11, nella sala consiliare di Avezzano si celebrerà il Consiglio comunale che sancirà la fine della maggioranza del Sindaco De Angelis e l’ingresso in aula consiliare dei 6 consiglieri ingiustamente tolti alla coalizione di Gianni Di Pangrazio.
La vicenda prende le mosse dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la decisione del Tar Abruzzo di ottobre scorso e sconfessato il verbale della Commissione elettorale centrale del Presidente del Tribunale, Forgillo.
Da quel di’, udienza 8 febbraio, sentenza 19 febbraio, sono passate due settimane e sembrava non trovarsi proprio la strada di convocare questo Consiglio comunale per procedere alle surroghe. Tutto fino a che, nella giornata di ieri, tutti e tredici i consiglieri dell’opposizione… maggioritaria in capo a Gianni Di Pangrazio hanno inviato una diffida al Prefetto dell’Aquila chiedendo che fosse intimato al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale di procedere con la convocazione dell’Assise civica avezzanese. Diffida accolta in pieno dal Prefetto che ha sollecitato al Presidente del Consiglio comunale di Avezzano, Iride Cosimati, di convocare la seduta. Notifica di convocazione avventa in mattinata.
«De Angelis ha dimostrato ancora una volta l’assoluta mancanza di rispetto per i cittadini che lo scorso giugno hanno premiato un programma e votato i proponenti di quel programma – scrive il consigliere Cristian Carpineta – , pertanto invece di provvedere con la dovuta celerità ad adempiere a quanto dovuto per legge, il Sindaco perde tempo – e sul punto non entriamo nel merito, saranno gli avezzanesi stessi a trarre le dovute conclusioni – vagheggiando, in modo a dir poco sconcertante, addirittura di una “Avezzano Città metropolitana”. In Italia, le Città metropolitane – quattordici in tutto il Paese, di cui la più piccola è quella di Reggio Calabria – sono state individuate sulla base di precise caratteristiche territoriali e socio-economiche a seguito di specifiche istruttorie tecniche, dunque al riguardo mi chiedo: il Sindaco ignora questa realtà, che dovrebbe essere ovvia per un pubblico amministratore, o è l’ennesima “fuffa” da propinare ai cittadini? Nel frattempo, mentre il Sindaco continua a fare “il frate cercatore”, come è evidente agli occhi di tutti, la città è totalmente bloccata».
Il 10 marzo, quindi, al posto dei sei consiglieri di De Angelis, entreranno, Luigia Francesconi, Antonio Di Fabio, Giovanni Luccitti, Sonia Di Stefano, Roberto Verdecchia e Gianfranco Gallese.
Tutto fa pensare, visti anche il flop di talune manifestazioni politiche, che la crisi comunale sia sempre più vicina.