AVEZZANO – Patto del Centrodestra per la Marsica alla presenza del Sindaco De Angelis, anche i Cinquestelle lo definiscono fumo negli occhi, come aveva fatto il candidato di +Europa Maurizio Di Nicola, ed a tutto danno degli avezzanesi, criticando così aspramente l’operato del primo cittadino.
Questo il testo della nota diffusa da Giorgio Fedele, candidato alle politiche di domenica per il M5S: «Il patto sottoscritto dal Sindaco di Avezzano con il centrodestra – afferma Giorgio Fedele – è l’ennesimo tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini, a pochi giorni dalle elezioni. Il nostro territorio merita molto più rispetto di quello che gli ha riservato il centrodestra in questi anni, non da ultimo, con la scelta di candidare un Pescarese nel nostro collegio, Antonio Martino. Rimango fortemente deluso – continua Fedele – dall’atteggiamento assunto dal Sindaco De Angelis il quale mostra di avere la mente impegnata più ad ottenere una maggioranza, che gli consenta di mantenere il controllo del Comune, piuttosto che a perseguire gli interessi dei cittadini di Avezzano.
Sottoscrivere oggi un patto, come quello firmato dal Sindaco, significa svendere un territorio a una forza politica che ha voluto il progetto del mega inceneritore Powercrop nel Fucino e che, più volte, ha votato norme in Parlamento per imporlo contro la volontà dei cittadini, norme bloccate solo grazie ad un intervento del M5S. Non dimentichiamo, poi, che quelli che oggi si ergono a paladini della giustizia abruzzese, sono gli stessi che, per primi, insieme al centrosinistra, hanno votato e sostenuto, fino a pochi mesi fa, la riforma che ha soppresso il Tribunale di Avezzano. Solo oggi, alla vigilia delle elezioni, si ricordano di questo territorio quando, in questi anni, si sono ben guardati dall’assumere qualunque iniziativa che potesse tutelarlo.
La credibilità non è qualcosa che si acquisisce sottoscrivendo un patto, ma è qualcosa che si costruisce nel tempo. Ed è quello che ha fatto costantemente il M5S, anche sulla questione del Tribunale. È inutile affannarsi con questi mezzucci di propaganda. Il 4 marzo i cittadini sceglieranno il cambiamento».