di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Anatra zoppa, sentenza del Consiglio di Stato applicata a tempo di record con conseguente ufficiale sparizione della maggioranza De Angelis.
Con uno scambio epistolare a tempo di record, ieri, il Prefetto di L’Aquila, in veste di Commissario ad acta, ha comunicato al Presidente del Tribunale la procedura da seguire per l’immediata applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che, di fatto, azzera la maggioranza De Angelis e restituisce alla ex minoranza, gruppo Di Pangrazio, ben 6 consiglieri sovvertendo, quindi, il rapporto di forze. Esattamente come il risultato del primo turno stabiliva.
Il Presidente del Tribunale di Avezzano, a sua volta, ha ricostituito e contemporaneamente convocato la Commissione Elettorale Centrale ed ha modificato, come ordinato da Tar Abruzzo e Consiglio di Stato, il verbale della convalida degli eletti.
Come da noi anticipato subito dopo aver conosciuto il dispositivo del Consiglio di Stato, LASCIANO il Consiglio Comunale di Avezzano i seguenti consiglieri eletti con De Angelis: CHIARA COLUCCI, PIERLUIGI DI STEFANO, ANNALISA CIPOLLONE, MASSIMO VERRECCHIA, MARIANO SANTOMAGGIO, MAURO DI BENEDETTO.
Al loro posto ENTRANO i seguenti consiglieri eletti con Di Pangrazio: LUIGIA FRANCESCONI, ANTONIO DI FABIO, GIOVANNI LUCCITTI, SONIA DI STEFANO, ROBERTO VERDECCHIA, GIANFRANCO GALLESE.
Con quest’atto, quindi, si chiudono finalmente le elezioni comunali di Avezzano e il responso è semplice. C’è un sindaco senza maggioranza a meno di accordi con la maggioranza che è in mano al suo predecessore Gianni Di Pangrazio.
Adesso si cambia animali. Finite le anatre, come scrivevamo qualche giorno fa, si dovrà accertare se in giro per il Municipio di Avezzano ci sono o meno i potentissimi conigli saltatori a salvataggio del Sindaco ormai senza esercito. Sarà il momento di verificare la fermezza di molti che, nei mesi passati, con gran disinvoltura hanno pronunciato solennemente «Mai con De Angelis!», così come potremo vedere l’inflessibilità del Sindaco a mantenere il suo «Niente accordi con Di Pangrazio, senza maggioranza mi dimetto!». Se tutti mantenessero ciò che hanno detto, Avezzano sarebbe la città più fortunata d’Europa, quella dove le persone dicono quello che pensano e fanno quello che dicono, senza ipocrisie e silenzi di convenienza.
Meglio degli accordicchi basato su convenienze e calcoli individuali e personali, o peggio, di parte in vista delle politiche, sarebbe una sorta di tregua fra le parti con una giunta a tempo che metta mano alle emergenze più gravi della città. La Sanità, con un ospedale vicino al collasso, i trasporti, con un sistema ferroviario obsoleto, autostrade carissime e trasporti su gomma totalmente affidati a privati grazie al fallimento della Tua, la giustizia, con la questione irrisolta del tribunale, che tutto ha bisogno tranne che della creatività per risolvere la questione, della sicurezza, con la necessità di offrire una maggiore protezione ai cittadini, soprattutto in alcune zone, e le scuole che, salvo nostra distrazione, in questi otto mesi non hanno visto effettuare alcun tipo di iniziativa. Se questo sarà possibile, allora si potrà pensare ad una sorta di giunta di sanità civica per poi andare alle elezioni. Se invece ciò non sarà possibile, inutile discutere oltre e perdere altro tempo. Si segna la via ordinaria e si giunta al voto il prima possibile.
Ovviamente la parola principale spetta al Sindaco. Sindaco che starebbe completando gli adempimenti annunciato in conferenza stampa e ciò sarebbe il prodromo introduttivo alle dimissioni che potrebbero arrivare entro sabato mattina. Il tutto in contatto col Prefetto-Commissario Ad Acta.
Non ci resta che pazientare. Questa versione avezzanese di… “Animal House” sta finalmente volgendo a conclusione.